Negli ultimi anni si parla sempre più spesso dell’osteopatia pediatrica, un trattamento manipolativo che praticato da mani esperte può aiutare i bambini, sin da piccolissimi, a curare una serie di malanni.
Per approfondire la tematica, abbiamo deciso di intervistare la Dott.ssa Martina Furlan, osteopata, esperta in osteopatia pediatrica.
Dottoressa, ci spiega che cos’è l’osteopatia pediatrica?
Per osteopatia pediatrica si intende quella branca dell’osteopatia che si occupa di trattare i bambini fin dai primi giorni di vita. Anzi, vi dirò di più, sarebbe ottimale effettuare trattamenti osteopatici già durante la gravidanza, sia per correggere eventuali anomalie posturali e sindromi dolorose nella mamma, sia per rendere meno traumatico possibile il parto, per la mamma e per il bambino.
Perché un bambino così piccolo dovrebbe aver bisogno di un trattamento osteopatico?
Sin dalla vita intrauterina, il neonato può aver subito posizioni scorrette che ne hanno provocato disfunzioni. Il parto è il primo grande trauma che ogni essere umano affronta e le sue dinamiche spesso lasciano tensioni che il bambino non riesce a risolvere spontaneamente.
Quali sono le patologie più frequenti nel neonato?
Le problematiche più frequenti che mi si presentano sono quelle dovute a parti difficoltosi o a posizionamenti intrauterini errati che, sfociando in asimmetrie craniche (plagiocefalie), potrebbero determinare conseguenze negative importanti nell’assetto posturale del ragazzo durante lo sviluppo. Ho esperienze positive anche su bambini con piede torto congenito e su bimbi con problemi di suzione e attaccamento al seno, con reflusso gastroesofageo importante, con disturbi del sonno o irritabilità, questi ultimi problemi riconducibili spesso a compressioni del nervo vago, che si trova alla base del cranio.
E i bambini più grandi?
Quando i bambini diventano più grandicelli si possono presentare altre problematiche come piedi piatti o cavi, ginocchia valghe o rare, ritardi dello sviluppo psico-motorio, problemi oculari sia di deficit di visus che di motricità oculare, ritardi nel gattonare o camminare, ernia inguinale, nei maschietti il testicolo ritenuto, problemi della sfera otorinolaringoiatrica come otiti e mal di gola frequenti. L’osteopata tratta anche problemi di mal occlusione che spesso richiedono lunghi e talvolta dolorosi interventi odontoiatrici, di bruxismo, scoliosi, cifosi e lordosi non fisiologiche, problemi respiratori con o senza manifestazioni asmatiche. “Se la pianta cresce storta, l’albero non sarà mai dritto”: diamo quindi la possibilità ai nostri piccoli pazienti di poter recuperare ciò che, per svariate cause involontarie, è venuto loro a mancare
Come avviene la seduta osteopatica di un bambino? Il genitore può rimanere durante il trattamento?
La seduta inizia con un’attenta anamnesi in cui si fanno domande riguardanti il parto e lo sviluppo del bambino; si passa poi alla valutazione osteopatica e alla seduta vera e propria. Il genitore è sempre presente durante la seduta: la sua presenza è utilissima per mantenere a proprio agio e per tranquillizzare il piccolo paziente.
Durata e frequenza variano in base alla gravità del problema da risolvere. Solitamente, un trattamento è di circa 40-60 minuti. Il numero di sedute non è possibile quantificarlo, perché essendo soggettivo varia in base al problema del bambino.
Il trattamento è molto dolce e delicato: può capitare qualche volta che il bimbo pianga, probabilmente per il fastidio delle mani del terapista poggiate sulla testa o sul corpo, ma mai per il dolore.