Le statistiche, purtroppo, parlano chiaro: gli eventi cardiovascolari sono la prima causa di morte nel mondo. Infarto, ischemia, insufficienza cardiaca, scompenso cardiaco, sono tutte problematiche legate al sistema cardiovascolare, che colpiscono indistintamente uomini e donne, molti dei quali anche giovani.
In termini tecnici si dice che “riconoscono un’eziologia multifattoriale”, che vuol dire che più fattori di rischio contribuiscono contemporaneamente al loro sviluppo; i fattori possono essere età, sesso, pressione arteriosa, fumo, diabete e colesterolemia.
Queste caratteristiche aumentano la probabilità di insorgenza della malattia: dopo averle identificate, i medici hanno anche scoperto e dimostrato la reversibilità del rischio, per cui le malattie cardiovascolari, al giorno d’oggi, possono essere prevenute.
Alcuni parametri sono modificabili, altri non lo sono: quelli che fanno parte di quest’ultimo gruppo sono età, sesso e familiarità con la malattia. L’età ovviamente non è modificabile, e più aumentano gli anni più il rischio aumenta progressivamente; per quanto riguarda il sesso, gli uomini sono più a rischio delle donne, ed anche questo è un fattore non modificabile; infine, anche la familiarità con la malattia non è modificabile, in quanto non si possono eliminare le relazioni con parenti soggetti a queste problematiche.
Gli altri fattori di rischio invece sono modificabili, ed è consigliato prendere tali iniziative per diminuire il rischio di un problema cardiovascolare.
La nicotina accelera il battito cardiaco e il monossido di carbonio diminuisce la quantità di ossigeno presente nel sangue, quindi smettere di fumare è già un primo passo preventivo per evitare problematiche.
Se il colesterolo è presente in quantità eccessive nel sangue è più alto il rischio che si depositi nelle pareti delle arterie, aumentando il rischio di trombi; seguire una sana alimentazione, varia, ricca di fibre (frutta e verdura) e che preveda un regolare consumo di pesce favorisce i livelli corretti di colesterolemia.
Il diabete è un altro fattore di rischio che, se non controllato, favorisce l’aterosclerosi, incrementando il rischio cardiovascolare: in questo caso, il problema dev’essere quanto prima identificato e tenuto sotto controllo.
In generale, svolgere una vita sana (che passa per una corretta alimentazione, non fumando e svolgendo dell’attività fisica costante, con il conseguente controllo del peso) diminuisce di molto il rischio di un evento cardiocircolatorio.
Ma al giorno d’oggi esistono degli strumenti in grado di prevedere quanto una persona è soggetta ad un evento di questo tipo nell’arco dei prossimi 10 anni di vita in base al suo stile di vita.
Nel nostro ambulatorio infermieristico cardiologico svolgiamo un test di questo tipo: si chiama iCardio, ed è un sistema molto preciso grazie al quale siamo in grado di prevedere quanto sei soggetto ad un evento cardiocircolatorio nel prossimo futuro della tua vita, in base alle tue attuali abitudini.
La prevenzione, soprattutto per questo tipo di eventi, è un’arma fondamentale che abbiamo per evitare situazioni molto spiacevoli: se vuoi prenotare una visita e vedere chiaramente quanto sei soggetto a problematiche di questo tipo, contatta la segreteria e fissa un appuntamento!