L’inverno è definitivamente arrivato: da qualche giorno il clima si è fatto più rigido, e questo significa che a brevissimo inizierà anche la stagione sciistica, tanto attesa dagli amanti della montagna.
Questo vuol dire che i più sportivi probabilmente avranno già cominciato a fare qualche allenamento specifico in preparazione della stagione, cominciando a rafforzare soprattutto le gambe e la parte inferiore del fisico.
Le gambe sono senza ombra di dubbio l’arto più “in vista” quando si parla di sci… quando in realtà anche i piedi sono di fondamentale importanza per una buona prestazione.
Non stiamo parlando di prestazioni da atleti, come chi ad esempio fa gare a livello agonistico, quanto più di amatori e di persone che vogliono godersi la montagna ed una buona giornata di sci.
Lungi da noi il voler insegnare la tecnica dello sci, non è questo né il luogo né il momento adatto, ma se ti piace questo sport è probabile che tu sappia che il piede svolge un ruolo fondamentale durante la discesa: la rotazione e l’inclinazione del piede sono due aspetti determinanti nella sciata, perché fanno partire il movimento che si trasforma poi nel “fare le curve”.
Se questi due movimenti dunque mettono in moto tutta la catena cinetica della gamba, sembra naturale che, oltre alle gambe, vadano allenati anche i piedi!
Solo che i piedi non si possono “allenare” in quello che è il reale senso di questa parola: i piedi sono sempre in uno stato di allenamento, nel momento in cui camminiamo, nel momento in cui corriamo, nel momento in cui ci muoviamo. In qualsiasi situazione della vita in cui poggiamo su di essi, i piedi sono in uno stato di allenamento.
È palese quindi che, anche e soprattutto per l’attività sciistica, i piedi debbano essere in uno stato di forma perfetto: la camminata deve essere regolare, devono poggiare nel medesimo modo a terra (per non creare scompensi e squilibri in tutto il corpo), non devono esserci aree della pianta maggiormente stressate rispetto al resto, i gesti -anche quelli più banali- devono essere svolti correttamente, etc.
Questo perché, se i parametri che abbiamo appena citato non sono corretti, rischiano di compromettere l’attività sciistica in modo importante: anzi, più che l’attività sciistica, rischiano di compromettere l’intera vita dello sciatore, generando scompensi e problematiche in tutto il resto del fisico.
Ecco perché, soprattutto agli sciatori che vogliono iniziare la stagione al meglio e che vogliono evitare spiacevoli dolori muscolari nei giorni post sciata, consigliamo di effettuare una valutazione baropodometrica: viene svolto un test non invasivo su una speciale pedana, che rileva e misura l’appoggio del piede a terra, sia da fermo che durante la fase di camminata.
Grazie a questa visita si può definire se il piede lavora in modo corretto, sia nella vita di tutti i giorni che durante delle prestazioni atletiche, come ad esempio durante una giornata sugli sci.
Per uno sciatore, effettuare una visita baropodometrica può voler dire identificare e metter fine una volta per tutte ai problemi ed ai dolori che compaiono durante o dopo l’attività sportiva; come detto infatti, questi possono essere causati da un appoggio del piede a terra non corretto, il quale scatena una serie di movimenti di compensazione nel fisico che generano fastidio e dolore a livello muscolare.
Identificare le cause di questi problemi può dare un netto miglioramento sia all’attività sportiva, sia anche al recupero alla fine di essa.
In Vitamedica abbiamo la possibilità di svolgere accurate visite baropodometriche per cui, se sei uno sciatore, puoi contattarci cliccando su questo link per fissare la tua visita di inizio stagione.