La dermatite atopica
Brutta da vedere, fastidiosa da subire, apparentemente difficile da debellare: queste sono le caratteristiche principali della dermatite atopica. Considerata da sempre una malattia prevalentemente della pelle, la dermatite atopica è in realtà una patologia complessa e per una sua migliore comprensione è necessario indagare “ben oltre la pelle”. Si tratta, infatti, di una patologia infiammatoria cronica, sistemica e multifattoriale di origine autoimmune che colpisce la pelle del viso e del corpo.
La dermatite atopica è una condizione molto comune, che compare nell’ infanzia già dal secondo mese di vita e che può regredire completamente o cronicizzarsi nel corso degli anni. La pelle con dermatite atopica si presenta arrossata, pruriginosa, costellata di macchioline rosse, molto secca ed esposta a lesioni. E’ caratterizzata inoltre dall’ alternanza di fasi di riacutizzazione, soprattutto durante la stagione fredda, e fasi di remissione, in prevalenza d’estate grazie all´azione benefica dei raggi ultravioletti. I sintomi peggiorano con il fumo di sigaretta, il sudore e con alcuni cibi, tra cui i prodotti caseari e i cibi acidi come il pomodoro. Secondo alcuni studi poi, nella comparsa della patologia ci sarebbe anche una componente psicologica, in quanto le lesioni possono manifestarsi e peggiorare anche a causa di un forte stress emotivo.
Per la diagnosi della dermatite è necessaria l’osservazione dei sintomi durante una visita dermatologica. Sarà compito dello Specialista indicare il trattamento più opportuno per la risoluzione della patologia. Il trattamento d’elezione è rappresentato dai farmaci cortisonici i quali sono in grado di attenuare i sintomi grazie alla loro forte azione antinfiammatoria. I cortisonici però, anche se usati per via topica, a lungo termine tendono a produrre numerosi effetti collaterali. Per ridurre i disagi creati dalla condizione è quindi importante idratare sempre la cute in profondità e ricordare che una corretta esposizione al sole può migliorare la condizione, poiché il sole si comporta come un blando cortisonico.
Dott.ssa Paola Catalano
Medico Specialista in Dermatologia e Venereologia