Cuore matto
La frequenza cardiaca di un essere umano adulto dovrebbe essere compresa tra i 60 e i 100 battiti al minuto. Al di sotto o al di sopra di questi valori si può essere in presenza di un “disturbo del ritmo del cuore”, una patologia talvolta molto pericolosa.
I disturbi del ritmo del cuore possono manifestarsi come rallentamenti improvvisi (bradicardie) o accelerazioni occasionali (extrasistoli) o prolungate (tachicardie).
La forma più frequente di aritmia è l’ extrasistole, una contrazione prematura del cuore che altera la successione regolare dei battiti cardiaci. L’extrasistole viene descritta dal paziente come una palpitazione, ossia come quella sgradevole autopercezione del battito cardiaco, avvertito spesso come “cuore che batte in gola” o “sfarfallio nel petto”. Si tratta di episodi molto frequenti e generalmente innocui, che compaiono comunemente in soggetti sani di qualsiasi età, compresa l’infanzia; tutti prima o poi ne soffriamo. Nella maggior parte dei casi sono sintomo di un disturbo d’ansia e proprio la loro manifestazione, mal interpretata, può scatenare un ulteriore stato di ansietà, producendo così un circolo vizioso. In questi casi può esser utile modificare il proprio stile di vita e ridurre l’esposizione a situazione altamente stressanti.
Tuttavia per poter escludere patologie invalidanti, si consiglia, soprattutto nei soggetti con familiarità o età avanzata, di eseguire almeno una volta nella vita una valutazione del rischio cardiovascolare. Si rivela particolarmente utile il controllo dei valori di colesterolo nel sangue, l’esecuzione di un’ecografia TSA e una visita cardiologica completa di ecocardiografia.
Ambulatorio di Cardiologia e Malattie dell’Apparato Cardiovascolare
Dott. Andrea Bruni
Dott. Pasquale La Prova
Dott.ssa Veronica Spadotto