Perché non parli?
I bambini comunicano, questo lo sanno tutti, anche prima di cominciare a parlare: sorridete ad un neonato e lui vi sorriderà, fate un’espressione cupa e severa e lui si rattristerà. Parlare è un privilegio eccezionale riservato agli esseri umani, indispensabile per integrarsi in una comunità.
È per questo che lo sviluppo del linguaggio dei bambini, fin dalla nascita, è oggetto di grande attenzione. A volte però lo sviluppo del linguaggio è in ritardo per cause più o meno gravi: una sindrome, un ritardo mentale, un problema anatomico alla lingua o alla bocca, una sordità non diagnosticata, e molto altro. Capita molto spesso però, che il bambino non abbia nulla se non questa difficoltà nel parlare: parla poco o nulla, usa poche parole, “confonde” le lettere.
Soprattutto per un genitore è difficile valutare in maniera oggettiva il processo di sviluppo del linguaggio ed è ancor più difficile trovarne la causa ed intervenire per colmarne il ritardo.
È bene sapere però che esistono strumenti capaci di misurare il livello di comunicazione e il linguaggio nei primi anni di vita. Il linguaggio infatti, esattamente come il peso e la statura, è destinato a crescere nel tempo, il fattore crescita gioca un ruolo importantissimo.
È pertanto indispensabile segnalare questi problemi ad uno specialista in grado di intervenire correttamente rispettando le tappe evolutive del bambino. Un intervento scorretto o l’indifferenza verso questa problematica può portare ad un ritardo che si potrà protrarre anche in età adulta influenzando notevolmente la vita.
Dott. Gianluca Semenzato
Medico Chirurgo Specialista in Foniatria