Fare prevenzione è importante ma i dati recenti dimostrano come le campagne di sensibilizzazione facciano più presa sulle donne rispetto agli uomini. Il “sesso forte” infatti è molto debole dal punto di vista medico tant’è che la Società Italiana di Urologia ha constatato che solamente il 10% degli uomini si sottopone a controlli a fini preventivi.
Sono 6 le patologie nemiche degli uomini: prostatite, iperplasia prostatica benigna, tumore della prostata, calcolosi, infertilità e – non per ultime – le disfunzioni sessuali come disfunzione erettile ed eiaculazione precoce che associate a stili di vita poco sani (alcool, fumo, sedentarietà, alimentazione scorretta), incidono in modo importante sulla qualità di vita dell’uomo.
Spesso è l’imbarazzo a frenare gli uomini dal parlare con uno Specialista di queste problematiche. Bisogna invece essere attenti e giocare d’anticipo attraverso la prevenzione, che rappresenta da sempre la prima arma per effettuare una diagnosi precoce e trattare tempestivamente sia le patologie tumorali che quelle benigne, portando ad una remissione sintomatologica e alla guarigione clinica.
La Società Italiana di Urologia, in accordo con le principali società urologiche internazionali (European Association of Urology, American Urological Association), consiglia di effettuare la prima visita urologica al momento della pubertà (tra i 12 ed i 14 anni), per valutare lo sviluppo dei genitali esterni e dei caratteri sessuali secondari. In seguito, soprattutto a partire dai 40 anni d’ età, è consigliabile sottoporsi regolarmente a controlli periodici con uno Specialista in Urologia.
E’ indispensabile però che il paziente si affidi all’urologo con fiducia e senza particolari ritrosie o pudori che spesso non fanno altro che ostacolare e ritardare il buon operato del medico. Un semplice esame del sangue, una visita eseguita da mani esperte ed eventualmente un’ecografia prostatica, possono in molti casi essere sufficienti a diagnosticare precocemente eventuali patologie e migliorarne di conseguenza la terapia e l’evoluzione.
Soprattutto nel caso di un tumore della prostata una diagnosi precoce può significare una guarigione completa dalla malattia. Pertanto il compito dello Specialista non è tanto quello di richiedere il Test PSA, ma piuttosto di interpretare il valore di quest’ultimo nel contesto del quadro clinico, scremando le varie patologie, tumorali e non.
L’urologo non potrà forse evitare che insorga la malattia prostatica ma può sicuramente fare in modo che sia curata prontamente e nella maniera più efficace!
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