Scompenso cardiaco: cosa fare d’estate?
In estate, malattie come lo scompenso cardiaco non vanno in vacanza!
Come per ogni patologia cronica, il quadro clinico dello scompenso può infatti diventare più critico durante i mesi estivi, per le prolungate ondate di calore che mettono a dura prova il fisico di pazienti spesso fragili e anziani. In Italia questa patologia interessa circa un milione di persone e fa registrare, ogni anno, oltre 520 ospedalizzazioni al giorno.
Si parla di scompenso cardiaco quando il cuore non è in grado di svolgere la sua funzione di pompa che permette al sangue di raggiungere tutti gli organi del nostro organismo.
Lo scompenso cardiaco nella sua prima fase è generalmente asintomatico o si può manifestare attraverso un affanno che fa seguito a sforzi di una certa entità. I sintomi, che sono destinati a manifestarsi e a crescere nel tempo, sono:
- mancanza di fiato (dispnea), sia dopo uno sforzo sia a riposo;
- astenia, ovvero una sensazione di esaurimento fisico simile a quella provata dopo uno sforzo eccessivo;
- edema, ovvero un eccessivo accumulo di liquido linfatico, degli arti inferiori;
- dolore all’addome,
- tosse,
- perdita di appetito,
- perdita della memoria,
- stato confusionale.
Lo scompenso cardiaco viene diagnosticato attraverso una valutazione clinica, basata su diversi esami strumentali e di laboratorio. Elettrocardiogramma (ECG) ed Ecocardiogramma sono gli esami strumentali più utili. L’elettrocardiogramma dà informazioni sul ritmo cardiaco, rivelando ad esempio la presenza aritmie, e la presenza o meno di alterazioni della conduzione elettrica. L’ecocardiogramma consente, di valutare il funzionamento delle valvole cardiache e la presenza di alterazioni del tessuto muscolare di cui è composto il cuore.
Per verificare la corretta funzionalità cardiaca si rivelano particolarmente utili gli esami del sangue attraverso i quali è possibile inoltre valutare il grado di funzionalità dei reni e del fegato, il livello degli elettroliti nel sangue, la presenza di anemia, disfunzioni della tiroide che possono aggravare lo scompenso cardiaco.
Il modo migliore per prevenire lo scompenso cardiaco è controllare periodicamente tutti quei fattori di rischio che possono provocarlo.
Se avverti qualche sintomo è meglio non aspettare, e verificare immediatamente le cause. Rivolgiti al nostro ambulatorio di Cardiologia chiamando la Segreteria allo 0422452239!