Sempre più bambini, in Italia, soffrono di quello che è definito il Disturbo Specifico del Linguaggio (o DSL): sono affetti in oltre 570 mila e, a causa di questo problema, hanno più difficoltà degli altri coetanei in quelle che sono le due attività principali della vita di un giovane, ovvero imparare e relazionarsi con le altre persone.
I bambini a cui sono riscontrate queste difficoltà, infatti, a causa della problematica nel comunicare con il mondo esterno sono di poche parole, parlano di rado e spesso male, e nella maggior parte dei casi vengono capiti solo dalle proprie mamme. Alcuni esempi dei problemi di comunicazione che li affliggono solo la dislessia, disgrafia, disturbi dell’articolazione o del linguaggio.
Questa difficoltà di comunicare può avere un impatto importante, purtroppo in negativo, sulla vita del bambino, anche in proiezione futura: non comunicare bene può voler dire fare molta più difficoltà a fare amicizia, a sviluppare relazioni e, non meno importante, ad imparare ed apprendere nozioni ed informazioni soprattutto in età scolare, con ripercussioni sul resto della vita.
Per riconoscere un problema di questo tipo è necessario fare un po’ di attenzione al comportamento del bambino, e soprattutto al suo vocabolario, nell’età che va dai 12 ai 18 mesi: il piccolo dovrebbe essere in grado di dire almeno un centinaio di parole, e questo è un buon indicatore per capire che, con l’avanzare dell’età, il suo lessico si svilupperò in maniera più complessa.
Un altro indicatore viene dato dal comportamento e dalla comunicazione: se il bimbo segue con lo sguardo, interagisce, sorride, gesticola, questi sono tutti segnali di un corretto sviluppo.
In caso contrario, un’assenza o una difficoltà di comunicazione può rappresentare un problema, che deve essere verificato da uno specialista. Solitamente si ricorre alle terapie di un logopedista; un’altra tipologia di aiuto, la quale può aiutare molto la risoluzione del problema, può venire da trattamenti osteopatici.
Cos’è l’osteopatia
L’osteopatia è un approccio terapeutico multidisciplinare che svolge un’indagine dei disturbi a livello sistemico senza limitarsi all’area dei sintomi, costruendo quindi una visione più ampia sul problema in generale.
Nel caso di un disturbo di linguaggio, questo problema può derivare da una organizzazione non armoniosa delle strutture del cranio, e successivamente sistemiche del bambino, che creano disequilibri articolari, muscolari, fasciali e neurologici; tali problematiche, oltre al già citato disturbo del linguaggio, possono causare altri problemi quali difficoltà di deglutizione, respirazione, digestione e fonazione, funzioni fondamentali per lo sviluppo completo del sistema stomatognatico.
Quindi, nel caso di un disturbo di linguaggio, una valutazione osteopatica può rivelare altre problematiche che non posso essere risolte unicamente da un approccio logopedico.
L’osteopatia ha l’obiettivo di garantire l’equilibrio e lo sviluppo di una corretta fisiologia delle strutture coinvolte nelle funzioni del parlare, del respirare e del mangiare, riequilibrando tensioni della muscolatura orofacciale e masticatoria, articolari, suturali, fasciali e viscerali della sfera cranica.
Lo scopo di un’attività di questo tipo, sul bambino, è di:
- Rendere meno difficoltosi gli apprendimenti logopedici;
- Ridurre la durata dell’iter riabilitativo logopedico;
- Garantire il benessere – anche futuro – della persona.
Attraverso un approccio integrato (osteopatia e logopedia) si può aiutare il bambino nelle diverse tappe della crescita, favorendo l’equilibrio per uno sviluppo armonico e funzionale.
All’interno del Poliambulatorio Vitamedica il Dott. Stefano Nascimben si occupa di osteopatia: è un fisioterapista iscritto all’albo con master universitario in “Trattamento Osteopatico nelle disfunzioni neuromuscolo-scheletriche”, e collabora con il reparto di logopedia al fine di offrire un completo recupero per i bambini che soffrono di queste problematiche.
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