La prima cosa che viene in mente ad una persona quando si parla di “gomito del tennista” è il pensare ad una malattia, o comunque ad una sorta di problematica, che riguarda solo i giocatori di tennis… ma è proprio così?
Abbiamo tentato di fare un po’ di chiarezza riguardo l’argomento quindi, nel caso in cui avessi dei fastidi o dei dolori alla zona del gomito, questo articolo potrebbe interessarti.
Il “gomito del tennista” non è altro che un modo popolarmente usato per definire quella che è in realtà una patologia ben definita, ovvero l’epicondilite, che corrisponde a una infiammazione dell’epicondilo, una piccola parte dell’articolazione del gomito che, se trascurata, può divenire seriamente invalidante.
Il gomito del tennista, come accennato, non colpisce solo i tennisti o gli sportivi in generale; compare spesso in tutti quei soggetti che, a causa di attività professionali o hobbies particolari, tendono a compiere con il braccio e la mano gesti ripetitivi e meccanici per lungo periodo. Gli è stato attribuito il nome popolare, infatti, proprio perché il tennista esegue una azione ripetitiva e meccanica con il braccio, per colpire la pallina.
Lo sviluppo di una infiammazione e di dolore in quest’area del braccio è più probabile se il movimento, oltre che ripetuto, è anche associato ad un sovraccarico, ad esempio pensiamo a quando si vuole spostare o girare qualcosa, o ad una sollecitazione rapida dell’arto, come ad esempio il lancio di un peso.
A prescindere da età e sesso quindi, chiunque esegua tali movimenti in maniera prolungata, o comunque per un tempo superiore alla capacità delle strutture articolari di sopportare le sollecitazioni meccaniche associate può essere interessato da epicondilite.
Analizzate le cause di questa patologia, c’è anche da dire che le persone che tendono a soffrirne maggiormente sono comunque adulti, tra i 30 ed i 50 anni, indifferentemente uomini e donne, proprio per la vita, gli sport e le attività in genere che svolgono.
A differenza di ciò che si può comunemente pensare, è molto più comune che patologie di questo tipo compaiano su amatori, che non su atleti professionisti o semi-professionisti: questi ultimi infatti, a differenza dell’amatore, sono fisicamente e tecnicamente preparati in maniera molto più intensa e migliore, e questo permette loro di tutelarsi da infiammazioni acute e microlesioni di questo livello.
L’amatore invece, che molto spesso (come la parola stessa rappresenta) pratica determinate attività solo per svago, non è supportato da una preparazione tecnica e fisica tale da prevenire queste infiammazioni, che si presentano più spesso di quanto si speri. Un esempio molto comune lo si ritrova nei giocatori amatoriali di golf.
Il sintomo principale di questa infiammazione è un dolore sul lato esterno del gomito, che all’inizio si manifesta quando si preme sulla zona interessata oppure quando si afferra un oggetto; dall’epicondilo (la zona infiammata del gomito) il dolore può estendersi fino alla parte centrale dell’avambraccio.
Per avere una conferma diagnostica che si tratti di “gomito del tennista”, è consigliabile il consulto con un medico specialista, il quale può valutare la gravità dell’infiammazione tramite il test di provocazione.
Se dunque avverti fastidio o dolore alla zona del gomito, anche se non giochi a tennis puoi avere il famoso gomito del tennista; se vuoi risolvere questa problematica, ti suggeriamo di contattare la nostra segreteria e fissare un appuntamento.