Quando si pensa alla parola “protesi”, subito la nostra mente riconduce a qualcosa di negativo ed estremamente limitante. Il primo pensiero è sempre associato ad eventi negativi, ad arti artificiali che “sostituiscono” altre parti del corpo colpite da qualche problematica, e che condizionano la vita di una persona.
L’evoluzione della medicina, in moltissimi casi, sta cambiando questi paradigmi, e con essi anche i concetti che attribuiamo alle varie parole.
Per fare un esempio, quando si parla di “protesi all’anca” la tipologia di intervento è molto meno drastica di quello che può sembrare.
Quello che fino a pochi anni fa era un intervento consigliato solo a persone anziane a cui comparivano patologie degenerative articolari come l’artrosi, al giorno d’oggi viene eseguito anche su pazienti “giovani”, i quali hanno subito importanti danni all’articolazione dell’anca.
La comparsa di un deficit del movimento per una frattura dell’anca o semplicemente per l’esito di una malattia (come ad esempio una infezione), in età giovanile, spinge sempre più medici a propendere per l’operazione con inserimento di protesi per migliorare di molto la qualità della vita del paziente.
Per valutare l’eventuale possibilità di una operazione di questo tipo è necessaria una visita specialistica al fine di diagnosticare la patologia e suggerire quindi il miglior iter da seguire per ciascun paziente.
Una visita di questo tipo serve per individuare il trattamento più consono alla singola situazione: in base all’età del paziente, alla patologia di base, allo stadio della malattia, alla sintomatologia ed alle aspettative possono essere contemplati diversi trattamenti, che vanno dalla farmacologia (quindi il trattamento della situazione tramite farmaci) fino ad arrivare alla chirurgia ricostruttiva.
Nel caso in cui venisse indicato un trattamento tramite operazione, come ad esempio una rigenerazione tissutale, una chirurgia (endoscopica o ricostruttiva), il paziente deve prepararsi ad essa e soprattutto preparare gli arti al fine di ottenere il miglior risultato possibile dall’intervento.
Per essere sicuri di arrivare ad ottimi risultati, si consiglia di eseguire della fisioterapia sia pre che post operatoria, in modo anche da accelerare i tempi di guarigione e quindi per tornare quanto prima ad un livello qualitativo di vita elevato.
Nel caso in cui ci fossero necessità di questo tipo, in Vitamedica seguiamo il paziente, grazie alla relativa area riabilitativa, in tutte quelle fasi prima e dopo l’intervento che servono ad assicurare un ottimo risultato ed un recupero veloce dall’operazione subita, come ad esempio la fisioterapia.
Per prenotare una visita specialistica e valutare la gravità della situazione, puoi contattare la nostra segreteria e chiedere del Dott. Ettore La Bruna.