Le allergie di primavera
L’arrivo della primavera non viene accolto con molto entusiasmo da chi soffre di allergia ai pollini.
Con la bella stagione i bambini hanno voglia di stare fuori e di giocare all’aria aperta.
Ma se soffrono di rinite allergica che cosa si può fare?
La rinite allergica si manifesta solitamente nei bambini in età scolare e si riconosce perché i sintomi si presentano
in precisi periodi dell’anno.
Cause di reazione allergica non sono solo le Graminacee dei campi o dei prati o la Paritaria in città, ma anche Ontano,
Betulla e Nocciolo.
I sintomi caratteristici sono simili a quelli del raffreddore: starnuti, ostruzione nasale, secrezione acquosa e prurito.
Si manifesta anche con lacrimazione, congiuntiva arrossata e in alcuni casi anche tracheite con tosse stizzosa e asma bronchiale.
Come si cura la rinite allergica?
Sono possibili varie strade.
Evitare l’allergene.
Certo, se si tratta di pollini è impossibile evitarli poiché sono nell’aria però si possono adottare delle precauzioni elementari.
E’ consigliabile ridurre al minimo la permanenza all’aperto nella stagione pollinica, soprattutto nelle giornate secche e ventose,
o quando l’erba è stata tagliata di recente.
Inoltre, è consigliabile chiudere le finestra nelle ore serali (la concentrazione dei pollini nell’aria è massima).
La terapia farmacologica per via generale o locale da assumere nella stagione in cui si manifestano i sintomi allergici (antistaminici o cortisonici).
L’immunoterapia specifica, cioè i VACCINI antiallergici.
I test per diagnosticarla.
Se si sospetta un’allergia conviene far visitare il bambino dall’allergologo. Lo specialista eseguirà dei test cutanei, come il prick test, o consiglierà degli esami del sangue per verificare la presenza di anticorpi contro determinati allergeni.
Dott.ssa Elisabetta Favero
Medico Chirurgo Specialista in Allergologia